Luigi de Magistris Sindaco per Napoli - pagina ufficiale
Ho 43 anni, sono sposato ed ho due figli maschi. Mi sono diplomato al liceo classico "Pansini" di Napoli nel 1985. Dopo il diploma, mi sono iscritto alla facoltà di Giurisprudenza di Napoli, la Federico II, dove ho conseguito la laurea a 22 anni, con 110 ...e lode. Nel 1993, a 26 anni, ho superato il concorso in magistratura. Dopo il tirocinio, svolto sempre a Napoli, ho iniziato ad esercitare le funzioni giudiziarie, quale Sostituto Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale di Catanzaro, dove sono stato impegnato dal 1996 al 1998.Mi sono occupato, da subito, di inchieste riguardanti la corruzione e la criminalità organizzata. Nel 1999 sono tornato a Napoli, per mia volontà, dove ho svolto le stesse funzioni di Pm fino al 2002. Anche a Napoli mi sono dedicato ai reati commessi dalla criminalità dei cosiddetti colletti bianchi, oltre ai reati del crimine organizzato in generale. Dal 2003 al 2008 sono ritornato a fare il Pm in Calabria, precisamente a Catanzaro, dove sono stato titolare di indagini rilevanti, tra le quali quelle note come Toghe Lucane, Poseidone e Why Not. Ciò che è accaduto dopo, a seguito delle mie indagini -che hanno riguardato l’intreccio fra spezzoni della politica e comitati d’affari oltre che le logge massoniche- è cronaca conosciuta: il trasferimento, l’esproprio delle inchieste e delle mie funzioni di magistrato. Nel 2009 sono stato eletto parlamentare europeo come indipendente dell’Italia dei Valori, ottenendo 500mila voti. In Europa rivesto il ruolo di presidente della Commissione controllo dei bilanci. Quest’anno, inoltre, sono diventato responsabile del Dipartimento nazionale giustizia del partito. L’esperienza europea di questi due anni è stata fondamentale per conoscere meglio le mancanze e i bisogni del mio Paese, in particolare del Mezzogiorno. La Commissione controllo dei bilanci, infatti, porta avanti un compito di rilevanza centrale non solo per le istituzioni comunitarie, ma per la stessa democrazia europea: garantire la trasparenza dell’investimento dei finanziamenti che l’Ue destina ai paesi aderenti, in primo luogo ovviamente l’Italia, dove lo sperpero del denaro pubblico a vantaggio dei soggetti lobbistici e della mala politica è stato, purtroppo, un fattore determinante nella storia recente. In Europa, come parlamentare, ho sempre cercato di non perdere il filo diretto con la mia città, Napoli, ma anche con il Paese. Le interrogazioni da me presentate alla Commissione e al Consiglio hanno infatti riguardato la politica della sicurezza messa in atto dal governo, quindi il delicato tema dei diritti dei migranti (espulsioni di clandestini, rimpatri forzati di massa e caso Rosarno), ma anche il provvedimento dello scudo fiscale, contro il quale mi sono battuto insieme ad altri colleghi di altre formazioni partitiche. Molto intensa e coinvolgente, infine, la battaglia per la libertà di informazione e per la trasparenza nell’impiego dei fondi comunitari destinati alla ricostruzione dell’Abruzzo post terremoto. Proprio la vicenda de L’Aquila mi ha spinto, come presidente della Commissione, a presentare interrogazioni, ma soprattutto a visitare la città per incontrare i rappresentanti istituzionali, con l’intento di monitorare e garantire un investimento chiaro e opportuno delle risorse stanziate dall’Ue. Per quanto riguarda la Campania, ho presentato diverse interrogazioni sull’emergenza rifiuti: in particolare contro la discarica di Chiaiano, che contrasta con la legislazione comunitaria in materia ambientale, dove ci siamo recati in visita insieme ad altri colleghi parlamentari, e in merito alla cosiddetta “Terra dei fuochi”. Altre interrogazioni hanno invece riguardato la riqualificazione dell’ex sito industriale di Bagnoli, dove è stata accertata una violazione della normativa sugli appalti pubblici, e la vicenda degli operai Fiat di Pomigliano d’Arco, compressi nel loro diritto costituzionale di sciopero. Accanto a questo, ho richiesto parere della Commissione e del Consiglio, sempre mediante interrogazione, anche in merito al crollo di Pompei e alla privatizzazione della gestione dell’acqua. Il resto della mia biografia mi piacerebbe scriverlo a Napoli, insieme ai cittadini e alle cittadine che mi vorranno sostenere nella corsa alla carica di sindaco.Mostra tutto