martedì 6 novembre 2012

ECCO LA PAROLA DI LUIGI DE MAGISTRIS

SULLA SITUAZIONE ATTUALE
 E IL SUO RAPPORTO CON DI PIETRO 
 

giovedì 30 agosto 2012

NAPOLI E I SUOI QUARTIERI

Scampia è molto altro rispetto a ciò che emerge, anche in questi giorni, dalle cronache dei giornali, come dimostra l'attività che associazioni, movimenti e cittadini portano avanti con coraggio e fra mille difficoltà, anche economiche.
Lo dico riconoscendo che Scampia e le cosiddette periferie - che preferisco chiamare quartieri, Napoli è una, con tanti quartieri - devono essere oggetto di una sempre maggiore attività di intervento da parte di tutte le istituzioni.
Una attività di controllo da parte delle forze dell'ordine e di repressione della magistratura, ma anche di misure sociali e iniziative culturali come vero antidoto al virus dell'infiltrazione della camorra.
Il Comune di Napoli vive una situazione finanziaria difficilissima che non scoraggia, però, la nostra volontà politica e amministrativa di lavorare per la città. Domani tutti gli assessori si riuniranno per discutere di 'cosa fare' per Scampia. Non tra qualche mese o qualche anno, ma nell'immediato, cioè fin dalle prossime settimane. Pensiamo ad interventi mirati e sostenibili per le nostre magre finanze ma che, riuniti insieme, possano contribuire ad incidere sulla qualità della vita del quartiere da subito, ferma restando la necessità di tradurre in pratica l'obiettivo della demolizione delle vele e della consegna degli alloggi pubblici. Vorremmo dunque lanciare una sorta di 'patto' per Scampia che passi anche per alcuni appuntamenti con i cittadini, da organizzare con l'intento di favorire la riappropriazione degli spazi da parte della popolazione e della legalità.

Sulla questione, proprio oggi, si è tenuto un proficuo Comitato per l'ordine e la sicurezza che ha visto anche la presenza del sottosegretario De Stefano e del vicecapo della polizia di Stato Cirillo, i quali hanno espresso apprezzamento per quello che, insieme al governo, stiamo portando avanti.

In occasione del vertice è stato ribadito che lo Stato, in tutte le sue articolazioni, è unito nel contrasto non solo alla camorra ma al crimine in generale poiché, personalmente, ho posto all'attenzione dei partecipanti la mia preoccupazione rispetto ai recenti eventi di violenza verificatisi in città (dalle baby gang in azione nella metro alle aggressioni degli esercenti commerciali in centro). Per questo ho avanzato richiesta di un maggiore presidio delle forze dell'ordine su tutto il territorio ed in particolare nell'area Nord. Area, mi riferisco a Scampia, che vedrà la mia presenza in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico, con l'impegno di una sempre maggiore partecipazione del sindaco e dei suoi assessori alle iniziative organizzate dalle scuole e dalle associazioni. Nel primo anno di governo della città ho partecipato, comunque, ad almeno 20 iniziative a Scampia. Scampia e le cosiddette periferie, infatti, hanno bisogno di vedere la presenza fisica dei rappresentati istituzionali, perchè si tratta di un atto positivo anche sul piano simbolico. Non casualmente, prima dell'estate, abbiamo assegnato alla polizia municipale la casa che a Secondigliano è stata confiscata al boss Di Lauro. Scampia, però, come ho voluto ricordare anche in occasione del Comitato, sta dimostrando di essere una realtà di eccellenza.

Nel settore dei rifiuti, per esempio, abbiamo deciso di far partire il piano di estensione del porta a porta proprio da questo quartiere in cui, attualmente, registriamo ottime percentuali e ottima qualità. Grande è stata la partecipazione della cittadinanza alle iniziative musicali e culturali che il Comune ha organizzato nell'ambito del programma Estate a Napoli (solo per fare un esempio: il concerto del San Carlo). Scampia non è stata e non sarà dimenticata: penso al protocollo firmato fra l'amministrazione, con l'appoggio del governo, e i maestri di strada; al protocollo tra il ministero dell'Interno, la prefettura e il Comune relativo ai campi rom fra cui quello di Scampia; al protocollo su Napoli 'città sicura' che firmeremo a breve e che grazie alla sinergia di comune e regione, ha visto lo stanziamento dei fondi per il completamento dell'Università di Medicina.

Alcuni beni e aree sono stati concessi alle associazioni che lavorano sul territorio, moltissimi altri lo saranno a breve dopo la discussione e l'approvazione da parte del Consiglio del nuovo regolamento sull'attribuzione degli immobili, in attesa del quale si è avuto un rallentamento delle assegnazioni stesse. Stiamo compiendo, poi, tra difficolta' e resistenze, il censimento degli immobili occupati abusivamente per procedere alle assegnazioni legittime, mentre il comandante della polizia municipale, su mia sollecitazione, ha formulato un piano di rafforzamento in quartieri a rischio come Scampia.

Nel corso del Comitato, comunque, non ho potuto fare a meno di rilanciare l'allarme che da mesi rivolgo al governo: i tagli nei trasferimenti agli enti locali, infatti, incidono pesantemente anche sulla sicurezza, perciò occorre far presto nel valutare la situazione finanziaria del Comune.

Così come non ho potuto fare a meno di ricordare che in questo periodo di crisi, anche occupazionale, proprio le mafie rischiano di fare la parte del leone, possedendo quella liquidità necessaria alle imprese che, in affanno, potrebbero ricorrervi, oppure offrendo prospettive di facile guadagno a quanti patiscono l'assenza di lavoro. Perciò è importante che proprio sul fronte dell'occupazione giungano dal governo dei segnali importanti.

martedì 24 luglio 2012





Luigi de Magistris
Dal "bancariello" alla futura attività commerciale:

Abbiamo aperto le strade e piazze di Napoli ai giovani artisti che producono prodotti artigianali.

Tutti coloro che producono prodotti artigianali, non è necessaria iscrizione alla camera di commercio potranno esporre e vendere i prodotti frutto del proprio ingegno, a carattere creativo, non seriali e non alimentari.

Si chiama “Corner Giovani Artisti”, 330 zone della città in 40 diverse aree della città in tutte le 10 municipalità, dal centro storico alle periferie, messi a disposizione di giovani dai 18 anni in su.

Per trovare e prenotare la tua zona ecco il link:
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18285

Video presentazione del progetto:
http://multimediale.comune.napoli.it/index.php?n=3477


Leo Nodari
In otto mesi di governo, Monti ha massacrato l’imprenditoria, ha azzannato i risparmi ignorando i privilegi della casta, ha violentato i diritti dei lavoratori, ha preso a calci i giovani, ha strappato più volte la costituzione, tagliato la sanità, azzetato cultura e ricerca e –cosa minore- ha messo l’Imu sulla prima casa, ha tagliato le pensioni, aumentato le tasse, generato il pasticcio drammatico degli esodati, ridotto i salari, svilito i diritti e speranze dei precari. Insomma questo governo ha semplicemente proseguito, peggiorandole con le politiche fasciste dell’emergenza con la complicità di un presidente che ha chiuso bocca, occhi e orecchie , le medodiche portate avanti dal precedente esecutivo. E non ha adottato alcuna misura per la crescita. Monti ha fallito. Capisco la casta incapace anche di una nuova legge elettorale che tutela se stessa rimandando il voto per non essare spazzata via. Ma mi chiedo: per quanto l’Italia continuerà ad osservare in silenzio.

lunedì 23 luglio 2012


Luigi de Magistris
11 ore fa
Ministro Severino non posso accettare le sue parole

Un sindaco si aspetta che un ministro della Giustizia metta in campo tutte le iniziative possibili per rafforzare le strutture giudiziarie che operano contro il crimine e il crimine organizzato, invece il ministro Severino agisce in senso contrario, si veda il provvedimento della spending review in materia.

Come sindaco di Napoli non posso accettare la legalità predicata, cioè esplicata solo per mezzo di parole roboanti che poi trovano smentita nei fatti, cioè nelle scelte politiche operate che certo non sostengono l'attività giudiziaria. Come sindaco di Napoli non posso accettare che queste parole roboanti precipitino dall'alto e da Roma mentre sul territorio e in prima fila ci sono le istituzioni, le associazioni e gli stessi cittadini che lavorano, tra mille difficoltà ma con grande coraggio, per un cambiamento etico-politico che vedo in parte già iniziato.

Un tema importante, su cui si dovrebbe compiere una riflessione collettiva, è anche quello relativo ai luoghi comuni e agli stereotipi che infarciscono ancora oggi alcune descrizioni di Napoli, perfino da parte di esponenti politici ed intellettuali raffinati che avrebbero tutti gli strumenti per sapere che questa città non è la periferia etico-politica del pianeta e che è stanca di essere dipinta come tale, poiché sta realizzando un cambiamento che è tangibile anche semplicemente visitandola.
Ma forse è proprio questo cambiamento che ad 'alcuni' non piace e che li spinge a rappresentazioni non veritiere della nostra città, che strumentalmente vorrebbero restasse sempre 'sott'acqua' perché la crescita di Napoli, capace di far da traino alla riscossa dell'intero Sud, è una minaccia agli interessi in alcuni casi lobbistici e, mutatis mutandis, anche un po' para-leghisti.





Pietro Ancona
Notate il silenzio - per me criminale - di Napolitano, Monti, Bersani e degli altri oligarchi sullo spread frutto della speculazione. Monti si limita a dire che non ha cause interne in Italia ma questi servi dei banchieri e degli USA non si azzardano a dire che è una speculazione per demolire l'Italia distruggere il suo risparmio e le sue possibilità farci fallire. Non dicono una sola parola contro i "Mercati" che poi sono Rockefeller, Soros, Gate ed altri delinquenti internazionali.... Fanno dissanguare l'Italia senza reagire. Vergogna!

domenica 22 luglio 2012

PRETENDERANNO IL NOSTRO SANGUE SE NON LI FERMIAMO




Spread sulle montagne russe. Borse in profondo rosso. Euro sotto attacco. E' la cartolina finanziaria di un lunedì che si avvia a diventare 'nerissimo'.

Vanno male tutte le piazze europee, ma appare chiaro che l'attacco principale sia diretto al cuore finanziario del nostro sistema. A pesare, il quadro politico e la mancanza di fiducia nella tenuta dei conti pubblici. La riprova, oltre che nella negativa performance dello spread, sta anche nella perdita pesantissima della Borsa di Milano, dove il FTSE MIB è giù di oltre il 3%, con i titoli bancari in forte sofferenza.

"Lo spread che continua inesorabilmente a salire la dice lunga sull'inadeguatezza di questo governo a farci uscire dalla crisi e conferma ciò che ripetiamo da tempo: Monti si deve dimettere, prima che il Paese affondi definitivamente". Lo dichiara il sen. Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, commentando i dati in arrivo dai mercati questa mattina.

"Adesso - prosegue - molti della maggioranza, a scoppio ritardato, la pensano come noi, ma fino a ieri hanno avallato le inefficaci e inique politiche economiche del governo e hanno fatto credere che Monti fosse il salvatore della Patria. Invece, se non vogliamo fare la fine della Grecia e della Spagna, dobbiamo invertire subito la rotta, aprire gli occhi e rimboccarci le maniche, senza continuare a discutere dell'acqua calda. Il governo Monti è in linea con le proposte di austerità della Merkel e della BCE, come il cosiddetto fiscal compact, una camicia di forza che non crea sviluppo e serve solo ad aggravare la sofferenza sociale. L'Italia dei Valori - conclude Belisario - continuerà ad opporsi a questo governo di tecnici, che risponde solo agli interessi dei potentati economici, al fine di restituire con le prossime elezioni l'Italia agli italiani".

SEGUE :

http://www.italiadeivalori.it/interna/16368-spread-alle-stelle-borsa-giu-monti-incapace-tolga-il-disturbo — con Giuliana Albarella, Annamaria Zambrano, Gioacchino Fasciano e altri 46
La manifestazione indetta dall'Anci per domani 24 luglio, a Roma, rappresenta una forma di 'resistenza democratica' da parte degli enti locali, in particolare i comuni d'Italia, i quali sono fortemente preoccupati per le politiche decise dal governo, che rischiano di compromettere i diritti dei cittadini poiché costringono gli enti locali all'impossibilità di garantire l'erogazione dei servizi essenziali.

Tradotto in parole semplici quanto drammatiche: la sospensione della Costituzione e della piena democrazia...

http://www.demagistris.it/index.php?post=2891
Avviata la riqualificazione dell'area della Marinella, dove sorgerà un parco urbano. Il Comune ha sgomberato il campo, che presentava condizioni di forte degrado, offrendo accoglienza alle persone che vi dimoravano; subito dopo è partito l'abbattimento delle baracche e la pulizia dell'area.







A Napoli da alcune settimane è possibile verificare online la qualità dell'acqua "pubblica" che analizziamo ogni giorno da campioni provenienti da oltre 50 punti di prelievo distribuiti sul territorio della città.

La trasparenza verso i cittadini è un diritto.

E' possibile controllare direttamente i dati delle ultime analisi effettuate sul punto di prelievo relativo alla tua zona attraverso una mappa interattiva. I dati vengono aggiornati ogni mese qui:

http://www.arin.na.it/index.php?id_page=250#modulo_358

sabato 21 luglio 2012

UNIONE EUROPEA

Giuseppe Guerrera
6 ore fa


Nell’agosto del 2008, nella quasi indifferenza generale degli italiani, veniva ratifi-cato il Trattato di Lisbona.
Il Trattato di Lisbona ha l’obiettivo di portarci verso una identità europea intesa come unità di popolo. Perché non ci è stato chiesto se eravamo d’accordo? Forse noi italiani, considerando la atavica sfiducia che abbiamo verso la nostra classe politica, avremmo anche potuto accettare una simile prospettiva e riporre le nostre istanze nei Commissari europei, ben contenti di non doverle più rivolgere ai nostri governi. Considerando che non abbiamo mai preso sul serio la nostra identità na-zionale, avremmo sicuramente aderito alla prospettiva di una identità europea senza prendere sul serio nemmeno quella. Ma il punto è un altro: perché non siamo stati consultati? Cosa nascondeva il Trattato di Lisbona? Una eventuale con-sultazione popolare avrebbe sicuramente messo in luce alcune storture che sono in grave dissonanza con la nostra Costituzione italiana.

Il Trattato di Lisbona preve-de la possibilità per l’Europa di entrare in guerra e si pone in stridente contrasto con l’art.11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Il Trattato favorirà il libero mercato rafforzando il valore speculativo della finanza a scapito del valore sociale. Ciò comporterà inevitabil-mente un divario sempre più incolmabile tra classi ricche, che diventeranno ric-chissime, e classi disagiate, che diventeranno poverissime. Se vogliamo in qualche modo prefigurarci uno scenario già noto possiamo guardare al Brasile. Il “diritto al lavoro” non compare nel Trattato mentre era presente nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Al posto del “diritto al lavoro” è stato inserito il “diritto alla libertà di commercio”. Ciò significa che il libero mercato spazzerà via completamente gli aspetti sociali delle politiche nazionali sul lavoro.

Ci avvie-remo alla dittatura del capitalismo neoliberista. Anche in questo il Trattato si pone in contrasto con l’art.36 della nostra Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso suf-ficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa” . Le so-vranità nazionali saranno superate dalle limitazioni imposte dal Trattato e solo L’Unione europea potrà legiferare su un numero piuttosto consistente di questioni, con atti giuridicamente vincolanti per tutti gli stati membri, anche su materie che prima erano riservate alle legislazioni nazionali senza per questo pregiudicare l’armonizzazione della legislazione europea.

Senza considerare che i Commissari europei che si occuperanno di legiferare non saranno eletti in libere elezioni de-mocratiche.

Anche per questo il Trattato si pone in contrasto con l’art.1 della Co-stituzione: “La sovranità appartiene al popolo”. Il Trattato di Lisbona è stato vota-to dal Senato e dalla Camera dei Deputati all’unanimità. Perché?

Carla Corsetti
Segretario nazionale di Democrazia Atea
www.democrazia-atea.it



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Giuseppe Guerrera FAMIGLIA

Il matrimonio è una invenzione giuridica. L'unione naturale è l'unione di due per-sone , uomo-donna, donna-donna, uomo-uomo. Queste unioni sono sempre esistite in natura e solo con l’invenzione delle religioni sono state disciplinate nella finalità della procreazione e nella certezza della paternità.

Ma le società naturali non hanno più senso nel confinamento giuridico del matrimonio.
Non ha più senso dire che la famiglia è “fondata sul matrimonio” come recita l’art. 29 della Costituzione.

Una auspicabile riforma costituzionale dovrebbe portare alla seguente formulazione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale” eliminando l’inciso seguente.
Il concetto di famiglia ha radici essenzialmente economiche.
I nuclei primitivi giustificavano il gruppo inteso come famiglia perchè era funzionale alla sopravvivenza della specie e alla capacità di procurare cibo.
Gli ultimi cinquemila anni ci raccontano diverse forme familiari, sempre necessitate dall'economia e dall'istinto sessuale.

La storia contemporanea ci offre modelli familiari che superano i modelli conosciuti e superano anche il concetto, tradizionalmente inteso, di famiglia come unione eterosessuale con finalità pro-creative.

Un nucleo familiare può ben essere costituito da soggetti che non hanno la finalità procreativa (gay e lesbiche) , oppure che hanno un legame affettivo (non necessariamente sessuale) senza finalità alcuna, se non il compiacimento e il reciproco sostentamento nella convivenza (nonna e nipote).

Queste forme familiari devono trovare tutela giuridica.
Del resto “ordinare gli istinti” non significa necessariamente reprimerli.

Nella progressione delle civiltà diventa inevitabile l'allontanamento dalle forme tradizionali e questo significa essenzialmente prendere atto della necessità di attuare nuove forme di tutela nel rispetto delle libertà individuali e collettive.
www.democrazia-atea.it

Bonifiche ambientali:


Luigi de Magistris
17 ore fa
Serve politica sulle sanzioni,le quali non possono essere garantite solo da autorità locali.


Il rischio che la spending review possa abolire la Sogesid pone all'attenzione pubblica un tema di ben più vasto respiro: quello del destino delle bonifiche ambientali in Campania, su cui si registra un ritardo inaccettabile in una terra che ha pagato un prezzo altissimo in termini di inquinamento dell'ambiente.

Quello che va assolutamente evitato è che si effettui un taglio dei fondi previsti per le bonifiche, mentre è indispensabile conoscere quale organismo sarà in caso competente a questa funzione. Per quanto riguarda il Comune di Napoli, l'amministrazione deve provvedere alle operazioni di bonifica di tre siti Sin, cioè Napoli est, Napoli ovest e Pianura.

Per farlo, il governo deve garantire le risorse economiche necessarie, perché altrimenti non sarà possibile procedere ad una operazione che rappresenta una priorità e un diritto per questo territorio martoriato dalla storica piaga dei rifiuti e del loro smaltimento illecito, ma anche dalla vecchia attività industriale.

Dal governo, dunque, aspettiamo una risposta concreta per poter procedere, soprattutto perché questa amministrazione sta dando prova di quanto sia forte l'impegno per realizzare una vera rivoluzione ambientale.

Un intervento, quello delle bonifiche in Campania, che appare ancora più urgente tenendo conto del fenomeno, in questi giorni al centro dell'attenzione dello stesso ministero dell'ambiente, dei roghi illegali che si verificano fra Napoli e Caserta nella cosiddetta Terra dei fuochi.

Rispetto a questo fenomeno, frutto anche dell'economia criminale sommersa esistente in queste aree, serve una politica fondata sulle sanzioni e sui controlli, i quali non possono essere garantiti solo dalle autorità locali che non dispongono di mezzi e risorse sufficienti.

Ben venga dunque il rafforzamento dei Nuclei operativi ecologici, i quali hanno la competenza per contrastare questo fenomeno, le cui drammatiche conseguenze in termini di salute dei cittadini sono, per altro da anni, documentate da una vasta letteratura scientifica nota anche ai governi.

Per questo l'amministrazione del Comune di Napoli avanza richiesta della convocazione di un nuovo tavolo urgente in Prefettura con tutte le istituzioni coinvolte



Pietro Ancona:
Un altro caso di pedofilia a Palermo.
Un sacerdote ha abusato di molti ragazzi e ragazze per mesi. Oramai siamo quasi alla scoperta di un caso di pedofilia delle tonache nere al giorno!
Naturalmente è la punta dello iceberg. Per uno che viene scoperto chissà quanti ce ne sono che riescono a farla franca. Colpiscono due cose.
Il comportamento della Chiesa che fa muro di gomma e tende ad insabbiare subito gli scandali.
Il comportamento dei massmedia che al più presto tolgono la notizia dal palinsesto. La pedofilia è endemica alla Chiesa.
E' la sua specifica malattia!
Bisogna fare qualcosa. Pensate a quante istituzioni religiose del mondo sono piene di bambine e bambini che spesso finiscono a volte per anni nelle mani degli Orchi Neri!


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Armando Coppola
Come a Napoli si raccoglie la spazzatura. Dopo giorni di mancata raccolta e accumulo di sacchetti in prossimità dei cassonetti, ecco i bobcat in azione. Le chiamano azioni di bonifica, servono a coprire anche i disservizi di chi dovrebbe garantire il prelievo quotidiano dei rifiuti. Con l'aggiunta dei danni prodotti a manto stradale e marciapiedi, visto che i bobcat a volte, oltre i rifiuti, si portano dietro anche pezzi di strada............
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